Bianca Gustavino

Qualifica
RICERCATORI / CONFERMATI
Curriculum Vitae

Dal 1989 è ricercatrice e docente presso il Dipartimento di Biologia, Università di Roma Tor Vergata. Durante la sua formazione scientifica ha lavorato in istituti di ricerca italiani ed esteri, tra cui Freie Universität di Berlino, ENEA, ISS. Le sue competenze scientifiche nel campo della Citogenetica e della Mutagenesi Ambientale, sono state inizialmente concentrate su meccanismi di induzione di riordinamenti cromosomici strutturali e numerici, nonché di altri bio-marcatori di effetto e di esposizione impiegati nei i test di mutagenicità (micronuclei (MN) e sister chromatid exchanges (SCE)) utilizzando metodologie citogenetiche tradizionali e molecolari in sistemi cellulari di mammifero, sia ex vivo ((linfociti umani) sia in vivo (topo). Le ricerche in questo campo hanno riguardato anche lo studio di processi coinvolti nell'origine di cariotipi varianti e di selezione attraverso le generazioni, a seguito di approcci sia teorici, elaborando modelli matematici, che sperimentali, questi ultimi sia a livello somatico che germinale in organismi vegetali e nel topo. Le ricerche in questo campo hanno riguardato anche lo studio di processi coinvolti nell'origine di cariotipi varianti e di selezione attraverso le generazioni, a seguito di approcci sia teorici, elaborando modelli matematici, che sperimentali, questi ultimi sia a livello somatico che germinale in organismi vegetali e nel topo. In seguito al completamento di studi di validazione per l'applicazione del test del micronucleo (MN), in Vicia faba e in diversi pesci teleostei, ha poi contributo all'estensione dell’applicazione del test in organismi di saggio acquatici non convenzionali per il loro utilizzo come bioindicatori di mutagenicità di corsi d’acqua inquinati (acque e sedimenti) e dei processi di disinfezione per la potabilizzazione di acque superficiali. Ha poi contribuito a studiare i livelli di contaminazione da agenti mutageni in alcuni fiumi dell’Italia centrale (acque e sedimenti del tratto urbano del fiume Tevere, e altri fiumi del Lazio) mediante l’applicazione dei suddetti test di mutagenesi;  affiancando ad essi anche un test di genotossicità (Comet assay) ha contribuito allo studio del potenziale mutageno di acque superficiali in seguito a trattamenti di potabilizzazione, analizzando anche i sottoprodotti del processo di disinfezione, derivati dall’interazione di acidi umici (prodotti dalla decomposizione del materiale organico) con i principali disinfettanti comunemente impiegati. Altri studi hanno riguardato ambienti sotterranei (grotte) contaminati da radon radioattivo (emissioni alfa) esaminando la quantità di danno indotto al DNA da tale esposizione in esemplari di grilli cavernicoli del genere Dolichopoda catturati in tali ambienti; i livelli di danno rilevato, in relazione all’intensità di radioattività dell’ambiente, hanno permesso di valutare la sensibilità di questi organismi agli effetti mutageni indotti dall’esposizione alle radiazioni e la loro idoneità come bioindicatori di genotossicità/mutagenicità per basse concentrazioni di radon radioattivo. Le attività di ricerca attualmente in corso riguardano studi sui meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nell’induzione di micronuclei, da parte di radiazioni elettromagnetiche, sia ionizzanti (raggi X) che non ionizzanti (radiazioni UV; ELF –Extremely Low Frequency radiations, e RF- radiofrequenze), con particolare attenzione riguardo al potenziale mutageno delle radiazioni della telefonia mobile. Da questi esperimenti è emersa l’esigenza di indagare, mediante approcci di citogenetica molecolare, sulla possibile relazione  tra  fenomeni di estrusione di materiale genetico dal nucleo in interfase, osservati in cellule trattate, e la formazione di MN che in tal caso avrebbero alla base meccanismi di induzione di tipo non mitotico. Infine, sempre nel campo della Citogenetica, è in corso uno studio su un peculiare fenomeno di adattamento agli effetti mutageni causati dall’esposizione degli individui di una specie endemica di iguana terrestre delle Galapagos, Conolophus martae (o Iguana rosada, in quanto parzialmente depigmentata), alle elevatissime dosi di radiazioni UV, caratteristiche del loro habitat. 

Nell’ambito di un recente progetto su applicazioni nei sistemi di produzione alimentare in campo agricolo, ha recentemente collaborato ad una ricerca volta alla valutazione degli effetti di nanoparticelle di ZnO rivestite di inulina, proposto come biostimolante nel promuovere la crescita di piantine, in particolare occupandosi della valutazione del potenziale mutageno di tale composto in germogli di Vicia faba L. Infine collabora ad un progetto sugli effetti di una classe di farmaci da utilizzare come agente protettivo della fertilità in pazienti oncologiche, in particolare essendo coinvolta nella valutazione degli effetti genotossici indotti di trattamenti condotti in cellule umane coltivate in vitro.

La sua attività didattica è svolta presso il Dipartimento di Biologia, tenendo un insegnamento (Laboratorio di Citogenetica) presso il corso di Laurea Triennale in Scienze Biologiche, due insegnamenti (Citogenetica e Mutagenesi Ambientale; Fondamenti di Radiobiologia e Radiogenetica) presso il corso di Laurea Magistrale in Biologia Evoluzionistica Ecologia e Antropologia Applicata (BEEAA) e un insegnamento (Radiobiologia e Radiogenetica) presso la Scuola di Specializzazione in Fisica Medica (Facoltà di Medicina). È membro di società scientifiche nazionali ed internazionali di Genetica e Ambientale Mutagenesi e collabora con riviste internazionali come referee nel campo della Mutagenesi Ambientale. Collaborazioni con altri istituti (attuali e precedenti): Dipartimento di Fisica, Università di Roma, Tor Vergata; Dipartimento di Scienze Biologiche e Ecologiche, Università della Tuscia (VT); ENEA-Casaccia (Dipartimento di Biotecnologie, Agroindustria e Protezione della Salute); Istituto Superiore di Sanità, Roma (Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria); Dipartimento di Genetica, Evoluzione, Antropologia, Università di Parma, Italia. È autrice di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.