Donatella Orecchia

Qualifica
ASSOCIATO CONFERMATO
Curriculum Vitae

BREVE PROFILO

Professoressa Ordinaria in Discipline dello Spettacolo (PEMM-01/A), presso il Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

E’ presidente del Centro Interuniversitario di Ricerca per la Memoria delle Arti Performative (MAP), Uni. Roma Tor Vergata- Uni. Genova-Uni Parma.

Dal 2017 dirige la Collana scientifica: «Teatro della Memoria», Accademia University Press, Torino.

E’ nel Comitato scientifico di «Acting Archive Review»; nel Comitato di Direzione di Mantichora; nel comitato editoriale della rivista «Ariel – Istituto per gli studi pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo». E’ PI del progetto Il teatro dei festival fra locale e globale (PRIN 2020 – Uni Roma Tor Vergata e Uni Parma)

 

 

Principali interessi di ricerca

a) Storia orale e teatro. Fin dal 2010 ha avviato uno studio pionieristico sulle fonti orali per lo studio del teatro contemporaneo, incrociando i metodi della storia orale e della ricerca qualitativa sociologica con la solida tradizione di studi storici. In questo campo ha ideato il progetto di ricerca “Ormete” (di cui ha la direzione scientifica con Livia Cavaglieri), primo progetto collettivo di storia orale per il teatro in Italia, che mette in relazione il mondo della ricerca accademica con le istituzioni (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi di Roma e Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, innanzitutto). In questo contesto di studi, ha diretto i progetti:La banca teatrale della memoria di Torino, Il Beat 72 di Roma, Carlo Quartucci: venti anni di memoria, Luca Ronconi a Roma – in collaborazione con il Teatro di Roma, e l’avvio di un progetto dedicato al Festival di Santarcangelo. Nel 2012 ha ideato e progettato il portale banca dati on line per le fonti orali per le arti performative “Patrimonio orale”, in cui ha messo in campo competenze acquisite in materia di catalogazione, metadatazione, descrizione informatizzata delle fonti orali, anche in questo caso con una progettazione innovativa e pionieristica anche rispetto al panorama internazionale. Su questa progettualità il confronto con il mondo degli storici orali e, in particolare, dell’AISO (Associazione Italiana Storici Orali di cui fa parte) è continuativa. Dal 2018 dirige la Collana scientifica di “saggi sonori” (“La memoria del teatro” https://www.aaccademia.it/ita/collane/il-teatro-della-memoria) dedicata alla riflessione sulla memoria e le arti performative, con un format multimediale alla cui progettazione ha partecipato insieme a un team di informatici.

Il costante e interesse nel campo della storia orale per il teatro e le arti performative si è concretizzato nella produzione di studi specifici, ossia due monografie (Memorie sotterranee. Storia e racconti della Borsa di Arlecchino e del Beat 72, 2018 (sezione Beat 72) è in gran parte legata a un lavoro sul campo di storia orale così come Stravedere la scena. Carlo Quartucci. Il viaggio nei primi venti anni 1959-1969, 2020), nella curatela di un volume collettaneo (in parte frutto di un seminario di studi interdisciplinare fra storici del teatro, antropologi e storici orali: Fonti orali nel e per il teatro. Questioni aperte, 2018) e in numerosi contributi su riviste o volumi miscellanei nazionali e internazionali. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali proponendo i metodi del progetto alla comunità scientifica, fra cui: L’écho du théâtre: dynamiques et contruction de la mémoire phonique, XXe-XXIe siècles, ECHO [ANR-13-CULT-0004] [ARIAS-THALIM (CNRS, ENS, Université Sorbonne Nouvelle-Paris 3) / LIMSI-CNRS / BnF Université d’Amsterdam / CRIalt-Université de Montréal], 2015; Storia orale e teatro, Università degli Studi di Genova 2015; Vocisullarte. Per una Storia Orale dell’Arte Contemporanea, MLAC, Sapienza Università di Roma 2019; Scrivere quasi la stessa cosa. La trascrizione come atto interpretativo nella storia orale, Convegno internazionale AISO, 2021.

 

2. Teatro di ricerca del secondo Novecento. In questo campo ha pubblicato tre monografie (una su Claudio Morganti, una sui primi dieci anni di attività del Beat 72 di Roma, 2018 e infine il primo studio monografico su Carlo Quartucci, Stravedere la scena. Carlo Quartucci. I primi dieci anni. Mimesis ed., 2020), numerosi contributi in riviste e volumi collettanei ed è stata nel comitato scientifico di progettazione della piattaforma “Nuovo teatro Made in Italy” (https://nuovoteatromadeinitaly.sciami.com/percorso-ricerca-teatro-made-italy). Attualmente è responsabile del riordino dell’archivio di Carlo Quartucci, recentemente accolto in deposito presso il Comune di Genazzano, Castello Colonna. Ha sperimentato in questo campo di ricerca anche formati per divulgare il patrimonio teatrale materiale e immateriale, fra cui l’iniziativa in collaborazione con le università di Messina, Torino e Genova e con il comune di Genazzano, In viaggio con Carlo Quartucci (aprile - giugno 2022).

 

3. Storia della recitazione e dell’attore nel XIX e inizio del XX secolo, con una particolare attenzione per lo studio delle fonti d’archivio e dei contesti di ricezione. In questo campo ha pubblicato tre monografie (una sulla giovane Eleonora Duse, La prima Duse, 2007; una sull’attività critica di Silvio d’Amico critico, teorico, Il critico e l’attore. Silvio d’Amico e il teatro del suo tempo 2012; una su un’importante realtà romana di Teatro di Varietà, La Sala Umberto, 2012), nonché la curatela di una raccolta esaustiva degli scritti sulla recitazione di Tommaso Salvini (Scritti di recitazione e altro, 2014, pubblicata su «Acting Archives Review», anno IV, 2014, n. 7), numerosi contributi su riviste, volumi miscellanei nazionali e internazionali, voci di dizionari (Archivio Multimediale Attori Italiani e Dizionario Biografico Italiano). In questo campo ha partecipato a numerosi convegni e giornate di studio nazionali e internazionali.