Luca Filippi è Professore Associato di Medicina Nucleare (MED/36) presso il Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione. Le linee di ricerca di Luca Filippi sono state sviluppate prevalentemente nell'ambito dell’imaging molecolare e metabolico PET/SPECT e della “targeted therapy” nella prospettiva di un sinergismo tra le discipline. In particolare, negli ultimi anni, l’attività di ricerca si è concentrata prevalentemente sulle seguenti tematiche: 1) Imaging multi-tracciante (18F-colina/18F-FACBC/PMSA-ligandi) per lo studio del carcinoma della prostata, sia per la diagnosi della recidiva biochimica che per la stratificazione prognostica ai fini di trattamenti sistemici o radioterapici mirati, con particolare attenzione alle applicazioni teranostiche e alla implementazione delle nuove tecnologie (PET digitale, PET “long-axial fied of view”); 2) Applicazioni della PET/CT con 18F-FDG nei tumori cutanei sottoposti a trattamenti con inibitori del check-point immunitario o a “molecularly targeted therapy”; 3) Applicazioni della intelligenza artificiale e della “radiomica”, la disciplina basata sulla estrazione di dati quantitativi e riproducibili dalle immagini mediche, per la costruzione di modelli predittivi in ambito oncologico. In tale contesto, sono state attivate collaborazioni a livello sia nazionale, come Vice-segretario del Gruppo di Studio AI/radiomica della Associazione Italiana di Medicina Nucleare (AIMN), che internazionale. E’ membro del comitato editoriale di numerose riviste internazionali (European Journal of Nuclear Medicine and Molecular Imaging) ed Editor-in-Chief della rivista “Expert Review of Medical Devices” (Impact factor: 2.9). Delegato per la Regione Lazio della Associazione Italiana di Medicina Nucleare, svolge attività di docenza in ambito accademico e societario, come promotore di attività mirate al coinvolgimento dei giovani nelle discipline dell’imaging ibrido, della teranostica e della radiomica. Come si può ricavare dai dati SCOPUS, Luca Filippi è autore di oltre 186 pubblicazioni scientifiche indicizzate su SCOPUS, con un h-index pari a 29