Curriculum vitae
LINA GHIBELLI nata a Venezia il 01/08/1954
Professore Associato
Dipartimento di Biologia Università di Roma Tor Vergata
BIOGRAFIA
Istruzione universitaria:
Giugno 1979: Laurea summa cum laude in Scienze Biologiche, Università La Sapienza (relatore Prof. Enrico Calef).
Posizioni scientifiche e accademiche
• 2015-presente Professore Associato, Dipartimento di Biologia, Università di Roma Tor Vergata
• 2024: visiting fellow presso l'Università di Siviglia
• 1998-2002: Professore a contratto presso l'Università di Urbino
• 1984-2015: Ricercatore Dipartimento di Biologia, Università di Roma Tor Vergata
• 1995: Visiting Scientist presso il Karolinska Institutet, Dipartimento di Tossicologia, (laboratorio Prof. S. Orrenius)
• 1986-88: Visitatore presso il "Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare" Heidelberg, (laboratorio Prof. R. Di Lauro)
• 1982-83: Ricercatore Associato, Università di Chicago, Dipartimento di Biologia (laboratorio Prof. S. Lindquist).
• 1980-82 Ricercatore Associato, Università di Chicago, Dipartimento di Biofisica (laboratorio Prof. R. Haselkorn).
BIBLIOMETRIA
> 300 pubblicazioni; >120 articoli su riviste internazionali peer reviewed
> 100 abstract pubblicati; > 70 presentazioni orali a convegni/meeting.
Indice H:
50 (Google Scholar; 10793 citazioni; H10=93)
41 (Web of Science, 6918 citazioni),
44 (Scopus; 8074 citazioni);
PRINCIPALI INTERESSI SCIENTIFICI
Dal 1991 ha guidato un gruppo di ricerca focalizzato sullo studio dei processi di stress cellulare e di apoptosi indotta dal danno (via intrinseca o mitocondriale), con enfasi sullo stress ossidativo, sui percorsi di sopravvivenza cellulare e sull'effetto che i campi magnetici e la melatonina esercitano sui meccanismi di stress, apoptosi e sopravvivenza. Negli ultimi 15 anni si è aggiunto lo studio delle interazioni tra sistemi biologici e nanomateriali, con particolare attenzione a come le nanoparticelle di ossido di cerio (nanoceria), intrinsecamente bioattive, interagiscono con i meccanismi di morte cellulare e di risposta allo stress. Attualmente la ricerca è indirizzata agli aspetti biologici della riprogrammazione delle cellule tumorali che sopravvivono al danno indotto dagli agenti chemioterapici, con un focus sul ruolo dell'apoptosi e della risposta allo stress nel ripopolamento post-terapia, e in particolare sui meccanismi del sorprendente effetto anti-ripopolamento esercitato dalla nanoceria. Molto recentemente, ha scoperto un inaspettato effetto antinfiammatorio della nanoceria, che è diventato l’obiettivo principale della sua ricerca traslazionale.
Inclusa tra i "Top Italian Scientists"